Sport individuali e a bassa intensità motoria, consentono di scaricare le energie e di accompagnare il ragazzo verso un benessere psicofisico e  un miglioramento comportamentale . Quando viene svolto in maniera professionale e strutturata, è di aiuto per i bambini e i ragazzi che soffrono d’autismo ed è  una leva di inclusione sociale e di educazione all’autonomia. 

Un obiettivo importante è riuscire a fare interagire i ragazzi tra di loro e fare un vero lavoro di inclusione con ragazzi normotipici. Lo sport di squadra, in generale, richiede  abilità di comunicazione sociale avanzate e un alto livello di coordinazione, ma ci sono alcuni sport dove l’inclusione dell’ atleta autistico, come membro importante di un team, può portare innumerevoli benefici. La cooperazione con i compagni di squadra infatti, consente di lavorare nell’integrazione in un gruppo.

Lo sport singolo con le sue regole e l’autonomia collegata, ma anche lo sport di squadra con la caratteristica di fare stare i ragazzi speciali in un gruppo, sono elementi propedeutici all’avvio di attività lavorative. La abilità dei singoli ragazzi, attraverso un complesso lavoro di formazione, consente di dare un’opportunità lavorativa per il loro futuro.