Grazie anche ad un testimonial d’eccezione, Ideabili ha iniziato una collaborazione con Footbike & Sport .
La Footbike viene facilmente apprezzata dai bambini, perché il monopattino risulta più semplice da usare di una bici, perché dà libertà ed allegria, perché in generale per le famiglie risulta più sicuro della bici.
Ma anche i ragazzi più grandi, i giovani adulti, la apprezzano: per alcuni ha rappresentato un vero “life-changer”, una svolta positiva nella propria vita.
Portiamo l’esempio di Stefano Colle, un ragazzo di 21 anni, che descrive così il suo incontro con la footbike.
“Sono Stefano, ho 21 anni, mi piacciono i videogiochi, ma mi piace anche fare sport. Ho scoperto la footbike a maggio dello scorso anno e a fine ottobre ho partecipato al 1° Campionato Italiano Footbike a Bibione. Sono molto felice di questa esperienza perché sono testimonial del progetto di inclusione sportiva, in cui non ci sono differenze tra gli atleti che si sfidano con il monopattino. Io sono autistico e con la footbike vado veloce e sicuro come gli altri. Ho trovato una squadra che mi sostiene e che si diverte alle mie battute. Sono felice perché sto impegnandomi in qualcosa di nuovo e perché la mia squadra ha fiducia in me. Vorrei essere d’esempio per i ragazzi come me e vorrei invitarli a provare la footbike: è divertente e fa bene al fisico e alla mente.
Ecco cosa ne pensano i genitori di Stefano:
“Io e mio marito Piero abbiamo tre figli: Stefano, il più piccolo, è un ragazzo autistico di 21 anni, fantastico, intelligente e simpaticissimo; il problema è farlo capire al mondo.
Stefano, infatti, ha avuto un percorso scolastico difficile, dove veniva emarginato.
Pochi mesi fa però è entrata nella nostra vita la Footbike, un mezzo molto sicuro e adatto a tutte le età e a tutti, a tal punto che le persone con disabilità possono gareggiare con persone normodotate, senza distinzioni. Per questo considero la Footbike l’unico sport totalmente inclusivo.
Iniziano gli allenamenti per prepararsi alle gare di ottobre: abbiamo capito da subito che era l’ambito giusto per Stefano. I suoi compagni erano accoglienti e ridevano le sue battute, così come sono stati accoglienti anche i loro genitori.
Mio figlio, si è fatto conoscere sui social, raccontando la sua esperienza: fin da subito abbiamo visto che molte persone gli si avvicinavano per salutarlo Stefano e lui ha chiacchierato e scherzato con tutti, rivelando le sue doti di showman.
Anche noi genitori ci siamo sentiti accolti da un abbraccio caloroso: abbiamo conosciuto gente di gran cuore che non ha pregiudizi e non ne insegna ai figli, cosa che, scusate se lo ribadisco, non è così comune al giorno d’oggi.
Paola & Piero Colle

